Il primo vero Partito rossobruno in Italia: il M5S
La (quasi) svolta dell'assemblea sancisce il cambiamento definitivo nel Partito di Conte
Edizione straordinaria di Aletheia Italiana perché questa settimana sono particolarmente ispirato.
Parliamo dei furono Grillini, del Movimento 5 Stelle alla luce del Congresso che cambierà probabilmente le sorti del Partito, per sempre.
Giuseppe Conte - la Leggenda, l’uomo del lockdown, colui che tutt’ora vanta soglie di gradimento nella popolazione inusuali - è riuscito a prendersi il Partito in mano e a rivoltarlo come un calzino.
O forse no?
Grillo ha infatti richiesto il conteggio e quindi si rivoterà!
Comunque vada, andiamo avanti, non guardiamo a queste scaramucce.
La domanda da porci oggi è: in quale direzione sta andando il Movimento 5 Stelle? Proviamo a rispondere in stile Aletheia facendo un’analisi di più ampio respiro.
Durante il congresso del M5S, gli iscritti sono stati chiamati a votare su vari argomenti, tra cui la caduta del doppio mandato. La questione centrale però è stata posta sul posizionamento politico del Partito (sul si o no al campolargo, ne avevamo parlato anche qui).
Due le opzioni:
“Dichiararsi progressisti alla luce della nostra Carta dei principi e dei valori”
“Non dichiarare alcun posizionamento e mantenere la storica distanza dalla destra e dalla sinistra.”
Inutile dire che la prima opzione ha vinto, appoggiata anche dal leader Conte.
Questa soluzione posiziona, a mio avviso, il partito nell’alveo dell’ideologia del cosiddetto “rossobrunismo”. Qui su Aletheia Italiana le ideologie contano e non fatevi fregare da chi dice di non averne, tutti ne hanno una.
E non esistono Rizzo e Alemanno che tengano, è Conte il vero rossobruno!
Possiamo riassumere le principali caratteristiche del rossobrunismo e provare a declinarle nel caso dei 5S:
Antiglobalismo: opposizione sia al capitalismo neoliberista che all'internazionalismo. I rossobruni criticano le istituzioni sovranazionali come l'Unione Europea o la NATO. Il Movimento rientra pienamente in questo solco.
Anti-Wokeness: critica alla deriva woke della sinistra mainstream, rea di concentrarsi solo sui diritti civili invece che su quelli sociali ed economici.
Pacifismo ad ogni costo.
Nazional-Populismo: partendo da una critica al potere capitalista internazionale si arriva ad adottare toni sovranisti e populisti, spesso in difesa del vero “popolo”. L’area sovranista in Italia è già ampiemente pattugliata, tuttavia la retorica M5S non smette mai di ricordare quanto il Partito sia il vero portavoce degli ultimi e della “vera gente”. Basti pensare al reddito di cittadinanza, una delle misure che ha distrutto le casse del paese, lasciatemi dire, insieme al superbonus.
Autoritarismo (digitale): tendenza a simpatizzare con regimi autoritari, talvolta identificati come modelli alternativi al liberalismo occidentale. Vi ricordate il Memorandum con la Cina e le difficoltà a condannare le elezioni in Venezuela? Se a ciò aggiungiamo la democrazia diretta, il quadro diventa più completo.
Ambiguità ideologica: Della serie, sì, siamo progressisti, al momento, ma non esageriamo.
Ma in Europa?
A seguito delle recenti elezioni Europee, il M5S è entrato nel gruppo della Sinistra Europea, the Left, lo stesso gruppo nel quale siede Sinistra Italiana di Nicola Fratoianni. Quindi il gruppo dell’estrema sinistra, con la quale però il M5S non ha molta affinità, infatti l’accesso è stato condizionato a un periodo di prova di 6 mesi. Niente, fa già ridere così.
I motivi dell’attrito hanno un nome e un cognome: Sara Wagenknecht, la rockstar del rossobrunismo.
La leader del partito tedesco di sinistra radicale e rossobruno BSW, è stata accolta da protagonista all’assemblea degli iscritti del M5S di qualche giorno fa. La sua presenza ha accesso la polemica, appunto, nel gruppo dei The Left, del quale la Wagenknecht ormai non fa più parte.
Con Conte l’allinemento su guerra e immigrazione è totale, come le dure critiche contro gli Stati Uniti e alla NATO. Insomma, la guerra in Ucraina sarebbe colpa della NATO che avrebbe superato le linee rosse della Russia, spiega la Wagenknecht:
Abbiamo detto fin dall'inizio che questa escalation ci avrebbe condotti sull'orlo della Terza Guerra Mondiale. Se l'obiettivo è sconfiggere militarmente la Russia, dobbiamo dire chiaramente che è una follia. Senza essere accusati di essere pro-Putin. Allo stesso modo in cui diciamo che il governo Netanyahu è un governo criminale, che deve rispondere delle sue azioni, senza essere accusati di antisemitismo.
Ovviamente M5S e BSW non sono proprio la stessa cosa.
La Wagenknecht, e quindi il BSW, sono considerati conservatori sulle tematiche dei diritti civili e molto di sinistra sulle questioni economiche. Ciò li allontana dal Movimento che sulle istanze dei diritti civili è più allineato ai partiti socialdemocratici moderni.
C’è una cosa però che li riavvicina drasticamente: il bacino elettorale.
Se guardiamo all’immagine in basso notiamo che, com’è noto, il BSW è forte nell’area della ex Germania dell’Est, l’area economicamente più depressa del paese.
Se confrontiamo questi numeri con le percentuali di voto del M5S vediamo che sono perfettamente sovrapponibili. Infatti il bacino elettorale del Movimento è concentrato esclusivamente al Sud che, notoriamente, è l’area economicamente meno sviluppata del paese, come la Germania est. Evidentemente, il simile messaggio di questi partiti è in grado di far breccia in questi territori.
Quindi, cosa possiamo dire in conclusione?
Inutile fare previsioni con la palla di vetro ma Conte con questa svolta sta finalmente trovando il posizionamento ideologico del movimento, che ora può ritagliarsi uno spazio più chiaro e garantirsi un futuro.
Se l’opposizione alla guerra in Ucraina lo farà crescere, come sta avvenendo per il BSW, possiamo realisticamente pensare che il Movimento con questa scelta di campo ideologico, finirà per trasformarsi in un Partito vero con tutto quello che ne consegue.
Sotto traccia, al Congresso, è passata anche la possibilità di cambiare il simbolo. Chissà se scompariranno le stelle? Magari comparirà il nome di Conte come nel simbolo del BSW compare il nome di Wagenknecht. Chissà.
Iscriviti se sei una bimba di Conte.
Rossobrunismo è una categoria liquida che vuol dire tutto e niente.
Il movimento non è rossobruno. Te lo dice uno vero.